1) Un brusco cambiamento nella permeabilità che distorce le linee di forza creando un flusso disperso o polarità.
2) Applicazione di un rivelatore (particelle magnetiche) che vengono attirate da questi flussi dispersi, indicandone così posizione ed entità (Fig. 3).
Tabella 1 Correnti magnetizzanti usate in controlli con polveri magnetiche | |||
Corrente | Uso | Vantaggi | Svantaggi |
Corrente Alternata C.A. | Rilevazione di discontinuità superficiali. | Relativamente facile da
smagnetizzare. La densità di flusso è massima sulla superficie per una migliore sensibilità nella ricerca di discontinuità superficiali. Dà mobilità alle polveri. |
Penetrazione poco profonda del flusso che rende la corrente alternata non adatta a rilevare le discontinuità sub-superficiali. |
Corrente Continua C.C. (raddrizzata a semi-onda) |
Rilevazione di discontinuità sia
superficiali che sub-superficiali. Più sensibile alle discontinuità sub-superficiali |
Più alte densità di flusso a parità di corrente media. Piena penetrazione del flusso nel materiale che permette la rilevazione di discontinuità sub-superficiali. Dà mobilità alle polveri. | Relativamente difficile la smagnetizzazione. |
Le apparecchiature per controlli magnetoscopici rispondono a due basilari requisiti, che determinano la forma, misura e funzioni delle moderne unità. Questi sono:
1) Utilizzare apparecchi capaci di generare un campo magnetico adeguato per intensità e direzione.
2) La possibilità di eseguire speditamente i collaudi
magnetoscopici garantendo nel contempo laffidabilità e la ripetibilità del
controllo.
Richiedeteci le schede relative ai Gioghi, Centraline carrellate, Magnetoscopi da banco,
Impianti automatizzati di ns. produzione.
Abbiamo inoltre disponibili tutti gli strumenti di verifica (Gaussometri,
pezzi campione, ecc.) richiesti dalle Normative
CAMPI DI APPLICAZIONE | |||
MATERIALI CONTROLLABILI E
PROPRIETÀ MAGNETICHE Tutti i materiali
ferromagnetici con una permeabilità relativa > di 100 µr |
TIPI DI DIFETTI Facilmente rilevabili: es. cricche, mancanza di fusione, sfogliature, ripiegature. Difficilmente rilevabili: es. pori, porosità, inclusioni. |
ORIENTAMENTO DELLE INDICAZIONI
TRASVERSALI ALLE LINEE DI CAMPO Indicazioni
superficiali tutte rilevabili NON rilevabili: |
RIVESTIMENTI SUPERFICIALI,
DEPOSITI, SPORCIZIA Rugosità superficiale e
depositi di sporco e ruggine influenzano la mobilità delle particelle magnetiche. |
PRINCIPI DEL METODO | |||
MATERIALE FERROMAGNETICO |
LINEE DEL CAMPO MAGNETICO |
PROFONDITA' DI PENETRAZIONE
DEL CAMPO MAGNETICO IN FUNZIONE DELLA PROFONDITA' DEL DIFETTO |
DIREZIONE DEL CAMPO IL PIU'
POSSIBILE PERPENDICOLARE ALLA DIREZIONE DEL DIFETTO |
TIPI DI MAGNETIZZAZIONE IN ACCORDO A ASTM, ASME, EN, DIN, AMS, MIL, UNI, BS, AFNOR, ECC. | |||
MAGNETIZZAZIONE COL GIOGO |
MAGNETIZZAZIONE A PUNTALI |
MAGNETIZZAZIONE INDIRETTA CON
SPIRALE O CONDUTTORE CENTRALE |
CORRENTE MAGNETIZZANTE |
TIPI DI CORRENTE MAGNETIZZANTE | |||
CORRENTE ALTERNATA (C.A.) |
CORRENTE CONTINUA (C.C.) |
CORRENTE RADDRIZZATA (C.C.) |
INTENSITA' DI CORRENTE - Quando si usano i puntali utilizzare: 40/50A per centimetro di spazio fra i puntali. - Campo circolare: 200/320A per centimetro di diametro esterno (per parti tonde) o di spessore (per parti piane). - Campo longitudinale (bobina) I=lunghezza del pezzo d=diametro del pezzo AxSpire=amperaggio passante nella bobina moltiplicato il suo numero di spire. |
METODI D'ESAME | |||
MAGNETIZZAZIONE COL GIOGO Apparecchiature, tipi: Corrente: Difetto visibile: Vantaggi: |
MAGNETIZZAZIONE A CORRENTE Apparecchiature, tipi: Corrente: Difetto visibile: Svantaggi: |
BARRA PASSANTE Apparecchiature, tipi: Corrente: Difetto visibile: Vantaggi: |
METODI COMBINATI Apparecchiature, tipi: Corrente: Caratteristiche: Vantaggi: |
FORMA DEL PEZZO | |||
SUPERFICI PIANE |
INDICAZIONI IRRILEVANTI |
CONTROLLO BARRE |
TUBI/PEZZI CIRCOLARI |
MATERIALI DI CONSUMO, SMAGNETIZZAZIONE | |||
DIMENSIONI DELLE PARTICELLE
MAGNETICHE Fattori che influenzano la visibilità del difetto: intensità di fuga di flusso, capacità delle particelle magnetiche di rilevare la cricca. Peso in funzione delle dimensioni delle particelle. La dimensione ottimale delle particelle equivale alla larghezza della cricca. Se la larghezza delle cricche è varia si può usare una miscela di particelle con granulometrie diverse |
TIPI DI PARTICELLE MAGNETICHE
E VEICOLI LIQUIDI Le particelle vanno impiegate: - con metodo a secco - come sospensione a concentrazione definita in un veicolo liquido (metodo a umido) Veicoli liquidi: Le particelle per applicazioni a secco sono a granulometria
maggiore rispetto a quelle usate nel metodo a umido. |
VISIBILITA'/CONTRASTO
DELL'INDICAZIONE Il controllo con particelle magnetiche deve fornire una chiara indicazione del difetto molto contrastata rispetto al sottofondo. Per il controllo a luce ambiente scegliere polveri magnetiche di colori appropriati es. grigio, rosso, giallo, blu. Nota Bene - L'uso del colore di fondo bianco WBL5 con la polvere magnetica nera ad umido BW2, fornisce un ottimo contrasto. - L'accumulo di polvere magnetica localizzato provoca eccessivo sottofondo e false indicazioni. |
SMAGNETIZZAZIONE CON BOBINE O
GIOGHI - Con la bobina di smagnetizzazione: rimozione lenta del pezzo dal centro della bobina, ripetendo. - Con giogo Silver Yoke: allontanare e avvicinare o far scorrere in prossimità del pezzo le espansioni polari. |
ILLUMINAZIONE, PRECAUZIONI, VERIFICHE PERIODICHE E STRUMENTI PER TEST | |||
REQUISITI DI ILLUMINAZIONE 1. Particelle colorate. Luce bianca di intensità minimo 1000 Lux. 2.
Particelle fluorescenti. |
EVITARE DI CAUSARE DANNI AL
PEZZO Problema: cricche causate dall'uso di puntali con alte correnti Puo
essere prevenuto mediante: Se l'area di contatto è troppo piccola: |
INTERVALLI DI VERIFICA Strumento - Tempo massimo tra le verifiche Illuminazione: Controllo calibrazione della strumentazione: |
STRUMENTI PER TEST
MAGNETOSCOPICI 11.150 MFI indicatore di campo magnetico ASTM
|